s.o.s. infanzia negata

Chi siamo 

L’associazione di volontariato “S.O.S. Infanzia Negata”, nata nel 2004 a Roma, senza alcun fine di lucro anche indiretto, si impegna a sostenere e promuovere iniziative ai fini di una collaborazione per il recupero, l’assistenza e l’educazione dei bambini ammalati del sud del mondo, e particolarmente nel sud-est asiatico. Dal 2005 al 2007 l’associazione ha supportato gli sforzi del centro Shwe Daing Residential Nursey di Yangon in Myanmar, che ospitava circa 60 bambini con età compresa tra i 0 e 3 anni gravemente ammalati e per lo più affetti da dall’AIDS. Particolarmente urgente era la regolare fornitura di farmaci salvavita per i bambini portatori del virus dell’HIV. Il costo molto elevato dei farmaci antiretrovirali ne impediva l’acquisto e l’associazione assunse l’impegno di inviare con regolarità il denaro necessario per la cura dei bambini. Dal 2008 l’attenzione si è concentrato sullo stato africano del Malawi e sulla condizione deplorevole dei bambini di quello che è considerato uno dei Paesi più poveri del mondo. Prendeva vita il Progetto Malawi che nella circoscrizione amministrativa di Dedza, in collaborazione con la diocesi, tendeva a far fronte ad una emergenza sanitaria e scolastica. La situazione dei bambini nel piccolo stato africano è drammatica e, a dire di molti, addirittura disperata. La loro fragile esistenza è costantemente minacciata dalla mancanza di cibo e di acqua potabile, dalla malaria e altre endemiche malattie. La morte precoce di molti genitori lascia, inoltre, bambini orfani in tenera età. 

Iniziative e risultati

Il Progetto Malawi nasce come collaborazione alla Commissione Diocesana per la Salute della diocesi di Dedza, e prevede il sostegno alle diverse iniziative a favore dei bambini poveri e ammalati assistiti nei centri medici diocesani. Notevole è l’impegno profuso dall’organismo diocesano, ma impressionante è la percentuale dei bambini colpiti dall’AIDS per trasmissione da parte dei genitori. A causa della rapida diffusione del virus, molti genitori muoiono lasciando molti bambini soli senza che nessuno si prenda cura di loro. 

L’associazione S.O.S. Infanzia Negata ha inizialmente donato un' ambulanza e l’allestimento di un laboratorio di analisi nel Centro medico di Mtendere per permettere una precoce e provvidenziale diagnosi della malattia nei bambini e nelle donne incinte. 

Al progetto di natura sanitaria è legato quello scolastico. La soluzione dei problemi di questo piccolo, ma dignitoso, Paese africano va cercato non solo nella diffusione di farmaci e beni materiali, ma soprattutto nella diffusa scolarizzazione. I villaggi hanno bisogno di nuove scuole e le scuole di strumenti didattici, atti a favorire l’apprendimento. L’associazione ha quindi iniziato a sostenere una scuola a Dedza che accoglie circa 900 bambini tra i 6 e i 10 anni dove mancava tutto. Nelle poche aule disadorne mancavano i banchi, mancava una lavagna, come mancavano i vetri alle finestre e porzioni abbondanti di tetto (nella stagione delle piogge è capace di fermare l’abbondante acqua che il cielo versa sulle teste dei bambini). In un secondo momento si è fatta carico di costruirne una nel villaggio di Nyama fornendola di aule abbastanza capienti da poter accogliere numerosi bambini.


Invio dell'ambulanza

Ospedale di Mtendere

Scuola a Dedza

Scuola a Nyama

Villaggio chimwewe

Il progetto prevede la costruzione di un villaggio a Dedza per ospitare e curare i bambini orfani e più vulnerabili dai 2 ai 5/6 anni. È pensato come un centro di assistenza e accompagnamento diurno, con possibilità di residenza. Si intende offrire a bambini particolarmente bisognosi assistenza sanitaria, nutrimento e stimoli didattici, senza sradicarli dal contesto di origine, per garantirne la sopravvivenza e la crescita armonica. Il complesso, strutturato come un piccolo villaggio, comprenderà diversi edifici debitamente attrezzati per assolvere la funzione assegnatagli.

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